Voce e Idratazione: l’acqua migliora il canto?

05 Ago 2022

Ti sei mai chiestə se l’acqua che bevi arriva direttamente alle corde vocali per idratarle? O quanta acqua dovresti bere ogni giorno prima di cantare? E come capisci se la quantità di acqua che hai bevuto è sufficiente? Ed ancora, qual è la differenza tra nebulizzazione (mist) e vapore (steam)?

Sono qui per aiutarti a fare un po’ di chiarezza su questo tema, che è molto interessante e importante per noi cantanti: idratazione e voce, ti svelerò alcuni trucchi per migliorare le tue abitudini e consigli su buone pratiche.

Ricorda di consultare sempre il tuo medico per incontrare le tue specifiche esigenze terapeutiche e di salute. One size does not fit all! Non tutto va bene per tutti.

Come prima cosa, osserva le tue attuali abitudini e cerca di capire se ciò che già fai è buono per te: sei solitə bere acqua durante il giorno o te ne dimentichi? Quando inizi a cantare, senti subito il bisogno di bere? Quando sei ben idratatə, cantare ti risulta meno faticoso? Hai mai fatto caso al colore della tua pipì?

Ci sono due modi per idratare le corde vocali e il vocal tract.
Idratazione sistemica:

Tu bevi dell’acqua e lei passa dalla tua bocca all’esofago e raggiunge il tuo stomaco. Il luogo di “interscambio” è proprio la faringe: una volta qui, l’acqua non prende la via della laringe (la “casa” delle corde vocali), bensì quella dell’esofago. Quest’acqua non “toccherà” mai le tue corde: se così fosse, vorrebbe dire che è andata “di traverso” e quindi si attiverebbe il riflesso della tosse.

Bere il giusto quantitativo di acqua permette di idratare correttamente tutti i tessuti del nostro corpo, di conseguenza anche quelli delle corde vocali. Attenzione! Non è un processo istantaneo, ci vuole del tempo affinché il bicchiere d’acqua che hai bevuto venga assorbito.

Idratazione topica:

Ovvero l’inspirazione di aria umidificata, tramite vapore o nebulizzazione, o inspirando attraverso una garza umida. L’ “aria umida” raggiunge le corde vocali, ne aumenta l’idratazione superficiale e la turgidità della mucosa. L’effetto è molto confortevole: molti cantanti riscontrano beneficio nella performance vocale e nella riduzione della sensazione di fatica o di tensione.

Nebulizzazione e vapore hanno degli effetti diversi sulle corde vocali.

Il vapore (steam) è consigliato quando hai la sensazione di una voce “ruvida”, poco elastica, piena di tensioni o piena di muco; può essere una buona “coccola” post lavoro vocale ma fai attenzione alla temperatura del vapore. Personalmente utilizzo un inalatore di vapore, mentre non faccio mai “bacinella e asciugamano” perché non riesco a dosare bene la temperatura e la distanza dal vapore.

Utilizzo anche il nebulizzatore portatile (nebulizzazione/mist): è un apparecchietto comodo da portare al lavoro; aggiungo una fialetta di soluzione fisiologica (chiamala anche salina, o isotonica – sempre acqua e cloruro di sodio 0,9 g è). La nebulizzazione è consigliata prima dell’attività vocale, come preparazione e per ridurre gli sforzi di fonazioni intense, come il belting.

Vediamo quindi che entrambi i metodi portano idratazione alle corde vocali e al vocal tract, e alcuni benefici specifici. Ma c’è una differenza sostanziale, a cui devi fare attenzione. Il vapore è in particelle grandi che non riescono quindi ad entrare nei polmoni, mentre tramite la nebulizzazione le particelle sono spaccate in sottilissima nebbiolina, che raggiunge i polmoni. L’apparecchio per la nebulizzazione dev’essere quindi sempre ben pulito e disinfettato prima di ogni uso! Questo per evitare contaminazioni e potenziali infezioni. Chiaramente, prima di iniziare, consulta il tuo medico, specialmente se hai patologie che riguardano i polmoni o l’apparato respiratorio in generale.

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Cura la giusta umidità degli ambienti.

Curare l’umidità degli ambienti è di fondamentale importanza per i e le cantanti che desiderano mantenere una buona voce. Un ambiente troppo secco può provocare secchezza delle vie respiratorie, irritazione della gola e dell’apparato vocale, compromettendo la qualità e la performance vocale. Mantenere un’adeguata umidità dell’aria può contribuire ad idratare le corde vocali, evitando l’accumulo di muco e favorendo una maggiore flessibilità e controllo della voce. L’utilizzo di umidificatori o l’adozione di strategie per aumentare l’umidità, come posizionare una ciotola d’acqua sul calorifero, può essere utile per mantenere un livello di umidità ottimale nell’ambiente di lavoro o negli spazi in cui si pratica la musica.

I miei consigli utili per te:

💧bevi la giusta quantità di acqua durante tutto il giorno e bevine a piccole dosi, non serve “ingozzarsi di acqua”; meglio tanti piccoli bicchieri che un litro d’acqua tutto insieme.

💧subito prima di cantare, non bere tanta acqua e non tutta insieme prima di salire sul palco; tieni a portata di mano una bottiglietta per la secchezza delle fauci, ma è meglio curare l’idratazione durante la giornata e nei giorni precedenti, invece di riempirsi lo stomaco d’acqua prima di esibirsi.

💧integra idratazione sistemica e topica, per il miglior risultato sinergico; quindi bevi acqua e fai nebulizzazioni o vapore. Ricorda di verificare che ci sia anche la giusta umidità nell’ambiente dove dormi e dove canti.

💧controlla il colore della tua pipì: se è color “giallo paglierino chiaro” è segno di una buona idratazione; se è più scura, è possibile che tu abbia bisogno di bere; se è molto scura, contatta il medico.

💧porta sempre con te una borraccia d’acqua e tienila in vista sulla tua scrivania, averla a portata di mano ti aiuterà a ricordarti di bere ed eviterai anche di comprare bottigliette di plastica quando sei in giro.

💧se ti manca la motivazione, prova con un bel bicchiere colorato, una borraccia divertente oppure aromatizza l’acqua con ingredienti di stagione, come la frutta.

💧usa un’app che ti aiuti a monitorare i tuoi progressi, o che magari ti avvisi con un promemoria che è ora di bere un bicchiere d’acqua.

Acqua del rubinetto: sì o no?

In passato si temeva che il calcare potesse far venire i calcoli renali o creare danni ai reni, ma gli studi scientifici hanno dimostrato che questo rischio non esiste. Solo le tubature e gli elettrodomestici potrebbero subire qualche danno dal calcare, quindi se non sei una tubatura o una lavatrice…

Se non hai particolari patologie o specifiche esigenze terapeutiche, scegli di essere idratatə e salvaguarda l’ambiente bevendo l’acqua del rubinetto: tanto benessere in un colpo solo!


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