Come scrivere il curriculum vitae artistico.

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08 Apr 2015

Un buon curriculum vitae è fondamentale quando si parla di attività artistica. Spesso un professionista ha un’esperienza lavorativa molto variegata; nel caso del canto, è possibile che un performer sia anche un insegnante, che abbia esperienza come animatore o abbia lavorato in teatro, o ancora in studio per jingle pubblicitari o come corista.

Se sei un aspirante professionista avrai fatto molti studi e accresciuto la tua conoscenza frequentando master class, seminari e workshop. Non tutte le posizioni richiedono lo stesso tipo di formazione ed esperienza, per questo motivo è importante compilare il cv con efficacia, tenendo sempre presente il ruolo per cui ti stai candidando e le caratteristiche che il datore di lavoro sta cercando.

Prepara il tuo cv in base alla posizione per cui ti stai proponendo.

Se la tua esperienza lavorativa è molto ampia, inserisci nel cv solo quelle mansioni o quei ruoli che effettivamente possano mostrare che sei in grado di fare il lavoro per cui ti stai proponendo. Il tuo cv non deve essere farcito per forza di tutto quello che hai fatto. Il rischio è di dare l’impressione di non aver ancora sviluppato una professionalità definita e di essere tutto sommato disponibile a qualsiasi cosa pur di lavorare (peggio ancora, so far tutto o forse niente).
Un altro errore comune? Scrivere senza centrare l’obiettivo, ovvero non menzionare l’esperienza lavorativa in merito alla posizione per cui ti stai candidando. Ad esempio, se cerchi lavoro come insegnante, non dimenticare di segnalare la tua esperienza in questo campo!

Keep it short.

Un buon cv non deve superare le due facciate e deve essere scritto sufficientemente grande per essere leggibile. Invece di rimpicciolire il testo per farci stare tutto, scegli i contenuti che davvero ti servono per far emergere le caratteristiche che il datore di lavoro sta cercando.
Trovo che sia poco efficace anche inserire i verbi (ad esempio: frequenta…si esibisce…): la forma discorsiva è più adatta per un résumé, ovvero una presentazione in forma molto più corta di un cv.

Keep it clear.

Inserisci tutti i tuoi dati e recapiti all’inizio, segnando l’ età ed eventualmente le misure (se richieste). Sintetizza la formazione per anno solare e raggruppa l’esperienza professionale per aree (performance, insegnamento, ecc. ecc.). Una riga per ogni competenza è più che sufficiente. Scegli una grafica accattivante ma chiara, evita come la peste i formati “prefabbricati” e non pasticciare con i colori.

Occhio alla grammatica e non fare aggiunte a penna.

Se ti dimentichi di inserire qualcosa o noti un errore, è sempre meglio correggere e ristampare. Gli errori significano poca accuratezza e distrazione. Le aggiunte a penna sono così sciatte e danno l’idea che non ti sia curato di inserire effettivamente tutto ciò che è necessario. Alcune caratteristiche personali traspaiono anche da come ti presenti su carta e posso essere determinanti nella scelta di un candidato.

Foto: sì o no?

Personalmente, preferisco ricevere cv con foto. Ne basta una piccola, formato tessera, inserita nell’impaginazione della prima pagina. Se per la posizione per cui ti stai proponendo è necessaria una foto di una dimensione specifica stampala a colori su carta fotografia; non dimenticare di scrivere il tuo nome e cognome sul retro e di assicurarti che sia ben affrancata al cv. No alle foto anonime e svolazzanti: un cv che cade a pezzi non è un buon biglietto da visita!


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