L’esodo istriano rivive tra musica e racconti portati in scena da un magistrale Simone Cristicchi.
Anche se l’argomento è tragico, lo spettacolo di amore ne contiene parecchio, la denuncia della malvagità umana passa attraverso la forza del bene.
Si rievoca il dramma delle foibe e dell’esodo istriano avvenuto alla fine della seconda guerra mondiale quando quei territori furono occupati dall’esercito popolare di liberazione della Jugoslavia del maresciallo Tito e quindi annessi alla Jugoslavia. La messinscena trae spunto dalla vicenda storica contenuta nello spettacolo teatrale “Magazzino18”. Il grande successo della tournée incise affondo nella coscienza sociale italiana, tanto da far riaffiorare una memoria (a tratti) rimossa.
Anche se l’argomento che Cristicchi affronta è tragico, lo spettacolo di amore ne contiene parecchio, la denuncia della malvagità umana passa attraverso la forza del bene. Passando con disinvoltura dalla recitazione al canto il protagonista vuole arrivare all’anima del pubblico restituendo valore e dignità alle vicende di ogni singolo individuo. Ogni persona per Cristicchi ha una storia da raccontare e gli applausi a scena aperta che gli spettatori gli hanno riservato hanno dato ragione al suo credo. Nel magazzino numero 18 del Porto di Trieste sono accatastati gli oggetti lasciati dalle famiglie di origine italiana che hanno dovuto lasciare la loro terra natale. Grazie alla memoria di questo spettacolo essi sono diventati creature viventi portavoce dello spirito di uomini, donne, bambini.
Data: sabato, 10 febbraio 2018 ore 21:00
Luogo: Teatro Giuditta Pasta di Saronno
Biglietto: 21 euro posto adulto, 16 euro posto under 26, scadenza iscrizioni 26 gennaio 2018.
Car sharing: da Bregnano, con ritrovo presso la sede Atelier Del Canto alle ore 20:15 (a cura dei partecipanti)
Alle ore 18 il nostro gruppo incontrerà l’artista, grazie alla disponibilità dello stesso Cristicchi e del Teatro di Saronno.
Prenota ora il tuo posto.
Scadenza adesioni: mercoledì 31 gennaio 2018.
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