Come scoprire qual è il proprio genere musicale quando si canta

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20 Gen 2021

Vi è mai capitato, durante il vostro percorso di canto, di chiedervi: “ma io di che genere sono, qual è il mio genere musicale, come cantante?“. Questa domanda potrebbe poi racchiudere anche una serie di altri pensieri, tipo: “cosa sono più capace di cantare?”, “in cosa posso essere eccellente/speciale/unico?”, “adoro questa canzone, ma mi viene malissimo!”, “vorrei cantare come xxx, ma la mia voce è diversa”, “come faccio a capire se sono bravo in questo genere?” e così via. Tutte domande più che legittime, secondo me, quando un artista è in grado di mettersi in discussione in modo sano. Suonano familiari anche a voi?

Vorrei mettere in luce che è decisamente importante iniziare a porsi il problema solo quando si intraprende la strada del professionismo. Quando scegliamo di intraprendere il canto come professione, diventa necessario poter essere riconoscibili sul mercato, perché la vostra musica deve essere venduta ad un preciso pubblico, ovvero a chi ama (e quindi compra) quel genere musicale.

Per alcuni generi, la fetta di mercato a cui ci si rivolge è già perfettamente definita. Per altri invece, la definizione potrebbe essere più complicata. In linea di massima, dobbiamo ricordare che non esistono soltanto generi “puri” e che la contaminazione sta alla base delle musiche cosiddette “popolari”, ovvero che risentono maggiormente delle mode, delle oscillazioni e delle tendenze.

Al professionista inoltre è richiesta la massima efficacia, ovvero la capacità di potersi spendere sul mercato perché si è in grado di cantare molto bene quel preciso genere musicale. Vorrei mettere in luce che questo potrebbe non coincidere completamente con i gusti del professionista stesso, ovvero è necessario per il cantante-pro essere in grado di sapere cosa sa fare meglio, e venderlo, a volte anche a prescindere dai propri gusti musicali. Del resto, è un duro lavoro e come tale richiede una buona dose di compromessi.

Se non siete orientati quindi verso la via del professionismo, il discorso si fa più disteso.

Se siete degli studenti di canto, vi siete avvicinati per passione alla disciplina e vi sta coinvolgendo sempre più, il mio consiglio è di spaziare il più possibile tra i diversi generi, alla scoperta di ciò che vi si addice maggiormente. Partite pure dal vostro gusto personale, dai vostri ascolti preferiti e poi concedetevi il lusso di poter giocare con la vostra voce.

Come insegnante di canto, mi piace girovagare con i miei allievi tra i vari generi, portarli a fare delle belle (ri-)scoperte e in definitiva fare in modo che possano accrescere il proprio bagaglio culturale e musicale, sempre nel rispetto delle caratteristiche della loro voce, delle loro capacità attuali e delle loro inclinazioni.

Credo che ogni cantante debba essere autonomo nella scelta della musica che più lo corrisponde: evitate quindi di prendere alla lettera i consigli che arrivano dall’esterno e mantenete alto l’interesse nella scoperta. Più migliorerà la vostra capacità canora, più sarete spronati ad alzare il livello e scegliere nuovi brani, interessanti e perché no? – anche più difficili. Più vi addentrerete in profondità nella conoscenza di un genere musicale, più vi renderete conto delle contaminazioni con altri generi che lo abitano e – sono certa – vi verrà il gusto di saperne di più, di ricostruire i percorsi delle sonorità.

Se vi sentite un po’ bloccati, vi suggerisco il mio “repertorio nel barattolo”: prendete un bel barattolo grande, da cucina, con il tappo. Inserite tanti piccoli bigliettini con i titoli delle canzoni che vi piacciono, a prescindere dal genere, senza fare troppe selezioni – solo puro gusto personale. Poi chiedete ad altri di inserire dei titoli: alla vostra insegnante di canto, ai vostri colleghi di canto, ad amici e parenti (quelli sportivi e che stanno al gioco però, non quelli giudicanti che potrebbero mettervi in difficoltà – mi raccomando).

A questo punto avrete una grande collezione di bigliettini dentro al vostro barattolo. Quando vorrete imparare una nuova canzone e ampliare il vostro repertorio, vi basterà “pescare” un bigliettino: vedrete che avrete immediatamente una reazione emotiva nel leggere il titolo del brano. Studiate ugualmente la canzone estratta e cercate di capire se possa fare al vostro caso, o meno. Man mano che pescherete nuove canzoni dal barattolo, potrete iniziare ad organizzarle per generi su un foglio, un cartellone, un quaderno. Sarà così più facile, e lo scoprirete da voi, capire verso quale genere siete maggiormente orientati. Buon lavoro!


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